Eccoti un’altra riflessione che può aiutarti a superare il dubbio o l’incredulità: sto chiedendo a Dio qualcosa che già esiste, qualcosa che non è puramente immaginario o chimerico, ebbene, tutto ciò che esiste deve la sua esistenza a Dio, infatti “senza di lui nulla è stato fatto di tutto ciò che esiste” (Gv 1,3), perciò nulla di ciò che avviene accade senza la sua approvazione.
Ogni cosa riceve da lui la propria esistenza, oppure si realizza, secondo la sua volontà o il suo permesso, grazie ai poteri e alle capacità che ha dato alle sue creature; in tutto ciò che è, in tutto ciò che accade, Dio è un Padrone onnipotente. Non solo, ma “chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono” (Rm 4,17). Perciò, anche se io avessi chiesto qualcosa che non esiste, egli può crearla per accordarmela.
Inoltre, io chiedo a Dio una cosa che è possibile, perché ciò che è impossibile a noi, è possibile a Dio. Anche in questo caso non c’è nessuna difficoltà, perché Dio può fare per me quello che ai miei occhi appare impossibile […]
Che neanche l’ombra di un dubbio venga a irritare Dio onnipotente, soprattutto da parte tua, che già hai sperimentato più volte l’onnipotenza di Dio. Il dubbio è una bestemmia, una menzogna sfrontata del cuore o dello spirito di falsità che si oppone allo spirito di verità.
Temilo, come faresti per un serpente velenoso, o meglio, disprezzalo, non prestargli assolutamente attenzione. Ricordati che, quando preghi, Dio aspetta che tu risponda affermativamente alla domanda che ti pone interiormente: “Credi tu che io possa far questo?” (Mt 9,28). A questa domanda devi rispondere dal profondo del cuore: “Sì, Signore!”.
Giovanni di Cronstadt
tratto da La mia vita in Cristo, Gribaudi, p.31
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