Non preoccuparti e non pregare per questioni private, ma “cerca prima il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose ti saranno date in aggiunta” (Mt 6,33).
Colui che non riesca a fare la sua propria volontà e, quindi, a far coincidere la sua preghiera con la volontà di Dio, incontrerà numerosi ostacoli nelle sue imprese e cadrà costantemente nell’agguato del nemico. Diviene discontento, arrabbiato, infelice, perplesso o impaziente, agitato. E in un simile stato mentale nessuno può restare in preghiera.
Tito Colliander
tradotto da Way of Ascetics, pp. 66