Per dodici anni lo Staretz [Silvano del monte Athos] ha implorato ardentemente il Signore affinché il mondo conoscesse Dio. Egli infatti pensava che se gli uomini – e la sua preghiera accoglieva tutti i popoli – avessero conosciuto l’amore e l’umiltà di Dio, imitando Paolo, avrebbero abbandonato quale spazzatura (Fil 3,7) e giochi da bambini le loro infatuazioni e le loro quotidiane preoccupazioni, e con tutte le loro forze, giorno e notte, avrebbero aspirato a quest’umiltà e a quest’amore. Se ciò accadesse, diceva lo staretz, il destino di ogni uomo cambierebbe e il mondo intero sarebbe trasfigurato. Tale è la potenza dell’umiltà di Cristo.
Sofronio Zacharov
tratto da: Archimandrita Sofronio,
Silvano del Monte Athos, Gribaudi, p.203