Santo, Santo, Santo. Tu sei veramente, Signore nostro Dio. Tu ci hai plasmati, ci hai creati e posti nel paradiso di delizia. Quando trasgredimmo il tuo comando, a causa dell’inganno del serpente, fummo privati della vita eterna e fummo scacciati dal paradiso di delizia. Tu non ci hai allontanati da te per sempre, ma ci hai sempre visitati per mezzo dei tuoi santi profeti, e negli ultimi giorni hai manifestato Te stesso a noi, che sedevamo nelle tenebre e nell’ombra della morte, per mezzo del tuo unigenito Figlio, nostro Signore, Dio Salvatore e Gesù Cristo, il quale è dallo Spirito Santo e della santa Vergine Maria.
Egli si è incarnato e si è fatto uomo, ci ha mostrato le vie della salvezza, ci ha donato la nascita dall’alto attraverso l’acqua e lo Spirito. Ci ha resi per sé popolo riunito e ci ha santificati per mezzo del suo Santo Spirito. Egli, che ha amato i suoi che erano nel mondo, ha consegnato se stesso per la nostra redenzione alla morte che regnava su di noi, per la quale eravamo prigionieri e venduti a causa dei nostri peccati. Egli è disceso all’ade per mezzo della croce.
Eucologio (Il Santo Messale) della liturgia di San Basilio,
Patriarcato Copto Ortodosso, Diocesi di Torino, 2002, pp. 130-131