Un fratello interrogò abba Macario dicendogli: “Padre mio, ho commesso una colpa”. Abba Macario gli disse: “Figlio mio, sta scritto: ‘Non desidero la morte del peccatore, ma la sua conversione e la sua vita’ (Ez 33,11). Convertiti, dunque, figlio mio, e vedrai l’uomo colmo di dolcezza, nostro Signore Gesù Cristo; che si volge a te con un volto pieno di gioia come una madre che guarda suo figlio con un volto pieno di gioia quando egli leva verso di lei le sue mani e il suo sguardo. Benché sia colmo di ogni immondezza, non si sgomenta dell’odore e degli escrementi, ma ha pietà di lui, lo stringe al petto con un volto pieno di gioia e qualunque cosa venga da lui le è dolce. Se questa creatura, dunque, è piena di misericordia per il proprio figlio, quanto più lo sarà per noi l’amore del Creatore, del nostro Signore Gesù Cristo”.
Macario il Grande
Virtù, 24
In Umiltà e misericordia, a cura di Lisa Cremaschi, Qiqajon, Magnano 1996, pp. 49-50.