Troviamo che questo avvenne sulla terra quando il Signore fu assunto nei cieli. Inviò infatti sui dodici apostoli lo Spirito Paraclito e la sua santa potenza, la quale venne ad abitare in essi e sedette sui troni dei loro pensieri, e poiché i presenti dicevano: Costoro sono ubriachi di mosto, allora Pietro cominciò a proferire il giudizio su di loro dicendo riguardo a Gesù: è un uomo potente in parole e segni, e voi l’avete crocifisso appendendolo al legno. Ed ecco che egli compie prodigi, spezza le pietre dei sepolcri e resuscita i morti. Sta scritto infatti: Negli ultimi giorni effonderò il mio Spirito sopra ogni carne e profeteranno i vostri figli e le vostre figlie. Molti, istruiti da Pietro, giunsero a conversione divenendo così un mondo nuovo, eletto da Dio.
Vedi in che modo cominciò il giudizio? Là, infatti, apparve un mondo nuovo. Così fu dato loro il potere di sedere in questo mondo a giudicare, anche se dovevano assidersi a giudicare alla parusia del Signore, alla resurrezione dei morti; e così avviene poiché lo Spirito santo si è assiso sui troni dei loro pensieri. Ma anche le corone, che i cristiani ricevono nel secolo futuro, non sono creature – e quelli che lo dicono sbagliano –; esse indicano piuttosto la trasfigurazione dello Spirito. Che cosa dice l’ apostolo Paolo della Gerusalemme celeste? Che essa è madre di tutti noi; questo è ciò che noi confessiamo. Quanto all’abito che portano i cristiani è chiaro che è lo Spirito stesso che li riveste nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo nei secoli. Amen.
Macario il Grande
Omelia 15,7-11
tratto da: Spirito e fuoco (ed. Lisa Cremaschi), Qiqajon, 238-240