Una lampada in pieno sole è il giusto che non è sapiente.
Un seme su una pietra è la preghiera di colui che ha rancore.
Un albero senza frutti è l’asceta che non è compassionevole.
Una freccia velenosa è la correzione [che viene] dall’invidia.
Una trappola nascosta è il complimento [che viene] dal bugiardo.
Un consigliere stolto è l’osservatore cieco.
Una ferita al cuore è il sedere con gli stolti.
Una fonte amabile è l’intrattenersi con i sapienti.
Un consigliere sapiente è un baluardo affidabile.
Un amico stolto è un tesoro dannoso.
È meglio assistere a un lutto, che vedere un sapiente che segue uno stolto.
È meglio abitare con le fiere, che abitare con gli invidiosi.
È bene abitare in un sepolcro, piuttosto che abitare con coloro che hanno comportamenti perversi.
Siedi con gli avvoltoi, ma non con i vogliosi.
Abbi per compagno un assassino, ma non un litigioso.
Intrattieniti con un maiale, ma non con un chiacchierone.
È meglio il cucciolo di un maiale, della bocca di un chiacchierone.
Siedi in mezzo ai leoni, ma non in mezzo agli alteri.
Sii un perseguitato, ma non uno che perseguita.
Sii un crocifisso, ma non uno che crocifigge.
Sii un oltraggiato, ma non uno che oltraggia.
Sii un calunniato, ma non uno che calunnia.
Sii pacifico e non zelante. Persegui la bontà e non la giustizia. La giustizia non [appartiene] alla condotta del cristianesimo: non se ne trova menzione nell’insegnamento di Cristo!
Rallegrati con chi si rallegra e piangi con chi piange (cf. Rm 12,15): questo è il segno della limpidezza!
Con i malati, fatti malato; con i peccatori, affliggiti; e con coloro che si convertono, gioisci!
Sii amico di ogni uomo, ma solitario nel tuo pensiero.
Unisciti alla sofferenza di ogni cosa, ma con il tuo corpo tieniti lontano da ogni cosa.
Non rimproverare nessuno e non correggere nessuno, neppure coloro le cui condotte sono molto cattive. Stendi il tuo mantello sul peccatore e coprilo. Se tu non puoi prendere sulla tua anima le sue mancanze e riceverne il castigo al suo posto, almeno sopporta di essere svergognato
per non svergognare lui.
Non litigare per [ciò che riguarda] il ventre; non odiare per [ciò che riguarda] l’onore; e non amare il posto del giudice.
Devi sapere, fratello mio, che noi non stiamo dentro [una cella] per conoscere le opere malvagie degli uomini! Infatti, è quando noi vedremo tutti gli uomini come buoni, che avremo conseguito la purezza della nostra intelligenza. Se infatti anche noi siamo biasimatori, castigatori, giudici, inquisitori, spioni e censori, in cos’à che l’abitare nelle città è riprovevole rispetto all’abitare nel deserto?
Se non sei quieto nel tuo cuore, vi sia [almeno] quiete nella tua lingua.
Se non sei capace di mettere ordine nei tuoi pensieri, metti ordine [almeno] nei tuoi sensi.
Se non sei solitario nella tua intelligenza, sii solitario [almeno] nel tuo corpo.
Se non puoi affaticarti con il tuo corpo, [almeno] soffri con il tuo pensiero.
Se non sei capace di vigilare sui tuoi passi, [almeno] vigila sul tuo giaciglio.
Se non sei in grado [di digiunare] durante le veglie notturne, digiuna almeno la sera; e se non sei in grado [di osservare] il digiuno della sera, guardati almeno dalla sazietà.
Non sei santo nel tuo cuore? [Almeno] sii santo nel tuo corpo!
Se non sei un piangente nel tuo cuore, almeno ricopri di pianto il tuo viso.
Non sei capace di diventare giusto? [Almeno] parla come un peccatore!
Non sei un servo della pace (cf. Mt 5,9)? Almeno non essere un agitatore!
Non puoi essere diligente? [Almeno] sii modesto nella tua intelligenza!
Non sei un vittorioso? [Almeno] non infiammarti contro coloro che sono vinti [dal peccato]!
Non sei in grado di arrestare la bocca di colui che parla contro il suo prossimo? Almeno guardati dall’essere suo compagno.
Sappi che se da te uscirà un fuoco che brucerà gli altri, alle tue mani sarà chiesto conto delle anime di tutti coloro che quel fuoco avrà toccato. E se [anche] non sei tu a soffiare quel fuoco, ma sei d’accordo con colui che lo soffia e ti compiaci della sua azione, sarai suo compagno nel giudizio.
Se ami la tranquillità, sta’ nella quiete; e se sei stato reso degno della quiete, rallegrati in ogni tempo.
Domanda il discernimento e non l’oro!
Rivestiti di umiltà e non di bisso!
Acquisisci la quiete e non un regno!
Non c’è nessuno capace di discernimento che non sia anche umile: colui che non è umile, non ha neppure discernimento.
Non c’è umile che non sia anche pacifico: colui che non è pacifico, non è neppure umile.
Non c’è nessuno pacifico che non sia anche gioioso.
In tutte le strade che gli uomini percorrono in questo mondo, non trovano pace finché non si accostano alla speranza in Dio. Il cuore non trova pace dalle ansietà e dalle offese, finché non si avvicina a questo luogo, e questa speranza non dà loro pace e non infonde gioia nel loro cuore. Questo è quanto ha detto quella bocca adorabile piena di santità: Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo (cf. Mt 11,28). Dice: «Avvicinatevi alla speranza in me e allontanatevi dalle molte strade, e voi troverete riposo dalle fatiche e dal timore». La speranza in Dio innalza il cuore, mentre la paura della geenna lo spezza […]».
Isacco di Ninive
I,50
tratto da: Isacco di Ninive, Annuncia la bontà di Dio, Qiqajon, pp. 20-23