Il brano che segue è tratto un libro che raccoglie gli insegnamenti spirituali di papa Cirillo VI, papa della Chiesa copta ortodossa dal 1959 al 1971, quando quest’ultimo era ancora un semplice ieromonaco che aveva il nome di Mina al-Baramusi.
Dopo la liturgia eucaristica del Sabato di Lazzaro [il sabato precedente la Domenica delle Palme, n.d.t.], a cui parteciparono solo poche persone, ci mettemmo a sedere nel battistero. Mi chiese: “Come inizia il Credo?”. Gli risposi: “Crediamo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra”.
Mi rispose: “Hai dimenticato di iniziare con ‘in verità’ [così nel testo copto del Credo, n.d.t]. Va bene, non fa niente. Credere a Dio Padre Onnipotente significa credere a colui che si prende cura di tutta la creazione perché è il Creatore del cielo e della terra. Questo è il primo passo per predisporci con il cuore all’eucarestia. Nel cuore dobbiamo soltanto avere fede nel Dio Padre Onnipotente. A lui ti devi affidare totalmente, e rinnovare questo tuo affidarti a lui sempre, non importa quanto sia duro il momento che stai attraversando, foss’anche terribilmente duro. Dopo la preghiera di vigilia, stattene un po’ da solo e ripulisciti il cuore con il Credo. Prima di tutto, “Dio Padre Onnipotente Creatore del cielo e della terra”, perché tu sei sotto il potere e la cura di Dio Padre. Paura, ansia, dubbio, ogni pensiero che contraddice la bontà di Dio Padre Onnipotente schiaccialo con i piedi. Entra dentro al tuo cuore, scova il pensiero o il sentimento che contraddice l’azione e la cura di Dio Padre nei tuoi confronti. Hai capito figliolo?”
E io: “Sì”
Riprese: “In secondo luogo dici: ‘E in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli’. Questo è il fondamento della vita di ogni cristiano. Perché il Figlio unigenito di Dio è venuto per donarci la filiazione divina. Devi discernere se stai vivendo come un figlio di Dio oppure no e scacciare via ogni forma di schiavitù: la ricerca della lode, della vanagloria, e ogni cosa che incatena la tua libertà come figlio di Dio Padre nel Signore Gesù Cristo. E quando dici ‘Luce da Luce’, significa che Cristo deve essere l’unica luce della tua esistenza. La luce di Cristo Gesù, il nostro buon Salvatore, è il comandamento e il suo insegnamento. È il tuo sole perché il Signore Gesù è il sole di giustizia. Se nel cuore hai un insegnamento o un pensiero che è contro i comandamenti del Signore Gesù devi confessarlo al Signore e chiedergli perdono. In particolare pensieri come l’odio, l’ira, l’astio, l’invidia, l’inimicizia e il rifiuto di perdonare. Applica questi due punti – la cura del Padre e la luce del Figlio – dopo aver recitato la preghiera di mezzanotte. E se ti sale nel cuore qualche cosa di cattivo di’: ‘Signore Gesù Cristo abbi compassione di me peccatore'”.
Il terzo punto, uno degli anziani del monastero lo chiamava ‘l’ingresso al cielo’. Sono le parole ‘Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e si è incarnato dallo Spirito Santo e dalla Theotokos la santa Vergine Maria, si fece uomo, fu crocifisso per noi… ecc.’ Che significa ‘ingresso al cielo’? Te lo spiego, serba queste parole nel cuore. In primo luogo, il Signore Gesù, in quanto buon Pastore, è lui che è venuto a cercarci. Non siamo stati noi a cercare lui. Il principio dell’amore divino è in Dio e il compimento dell’amore divino è Dio stesso che ha inviato il suo Figlio unigenito per salvarci. Devi abbeverarti alla fonte dell’amore, il nostro Signore Gesù Cristo, e dirgli ‘Tu sei venuto per me. Eccomi a te! Donami un po’ del tuo amore, quel tanto che sono capace di accogliere’ […]”
George Habib Bebawi
al-baba kyrullus al-sadis al-mu’allim al-kanasim, 2014, pp. 33-34
CI SONO DELLE LETTURE BELISSIME CHE GIORNO PER GIORNO MI AIUTANO AD AMARE Y CONFIARE DI PIU’ NEL MIO AMATO GESU.