Io dico che coloro che soffrono nella geenna, sono tormentati dalle sofferenze dell’amore. Sono dure e amare le sofferenze provocate dall’amore, cioè laddove si è sentito di aver mancato nell’amore, più dei tormenti provocati dal timore.
La sofferenza che grida nel cuore per la mancanza di amore è forte più di qualsiasi sofferenza che ci possa essere.
Isacco il Siro
I,27
tratto da: Isacco il Siro, Un’umile speranza (curato da Sabino Chialà),
Qiqajon, 1999, p. 217
martedì 23 agosto 2016
09:01
Non sarà semplicemente che soffrono perché subiscono le miserie che loro stessi hanno riversato senza pentirsi?
Un posto dove le anime cattive vivono le proprie miserie senza il freno di anime buone?
Basta per cortesia di usare demagogicamente la ambigua parola amore.
La mistica di Giovanni ha ridotto la virilità di Cristo.
Dio, il nostro Dio è infinitamente di più che amore caro amicone. Di certo lo include, come pure la vendetta, che a Lui aspetta.