Da quale punto comincerò a piangere le opere della mia vita?
Quali saranno i primi accenti di questo canto di lutto?
Concedimi, o Cristo, nella tua misericordia,
il perdono dei miei peccati…
Come il vasaio plasma l’argilla,
mi hai dato, o mio Creatore, carne e ossa, alito e vita.
Signore che mi hai creato, mio giudice e mio Salvatore,
oggi, riportami da te.
O mio Salvatore, davanti a te confesso le mie colpe.
Sono caduto sotto i colpi del Nemico,
Ecco le piaghe dalle quali i miei pensieri di morte
come dei briganti, hanno ferito la mia anima e il mio corpo (Lc 10, 29).
Ho peccato, Salvatore, ma so che tu ami l’uomo.
Ci castiga la tua tenerezza
e la tua misericordia è ardente.
Mi vedi piangiando e mi vieni incontro,
come il Padre accoglie il figlio prodigo.
Fin dalla mia giovinezza, o mio Salvatore,
ho disprezzato i tuoi comandamenti.
Ho trascorso la mia vita nelle passioni e nell’incoscienza.
Grido a te: prima che venga la morte, salvami…
Nel vuoto ho dissipato il patrimonio della mia anima.
Non ho i frutti del fervore, e ho fame.
Grido: Padre, pieno di tenerezza, vieni a me,
prendimi nella tua misericordia.
Quell’uomo assalito dai ladri,
sono io, in mezzo allo smarrimento dei miei pensieri.
Mi colpiscono, mi feriscono.
Ma rivolgiti a me, Cristo Salvatore e guariscimi.
Il sacerdote mi vide e passò dall’altra parte.
Il levita mi vide nudo e sofferente, ma passò oltre…
Ma tu, Gesù nato da Maria,
ti fermi e mi soccorri…
Mi getto ai tuoi piedi, Gesù,
ho peccato contro il tuo amore.
Liberami di questo carico troppo pesante
e nella tua misericordia, accoglimi.
Non entrare in giudizio contro di me,
non svelare le mie azioni,
non scrutare i miei motivi e i miei desideri.
Ma nella tua compassione, o Onnipotente
chiudi gli occhi sulle mie colpe e salvami.
Ecco il tempo della conversione. Vengo a te.
Liberami del carico pesante dei miei peccati
e, nella tua tenerezza, dammi le lacrime del pentimento.
Sant’Andrea di Creta (660-740)
monaco e vescovo
Grande Canone della liturgia ortodossa per la quaresima, Prima ode